Per ogni Azienda che commercializza prodotti alimentari riteniamo sia essenziale attivare un processo di autocontrollo alimentare. Negli ultimi anni, in materia di igiene dei prodotti alimentari, la Comunità Europea ha emanato diversi richiami verso i Paesi membri, al fine di riconoscere a questa materia la giusta importanza nell’ambito della sicurezza per i consumatori. Per poter prevenire o individuare la contaminazione degli alimenti si rende necessario attivare una serie di azioni in modo tale che si possano tenere sotto controllo tutte le fasi costituenti la vita dell’alimento. Tale serie di azioni vengono protocollate e denominate come processo di autocontrollo alimentare. Per ogni Azienda che commercializza prodotti alimentari riteniamo sia preferibile se non essenziale attivare un processo di autocontrollo alimentare. Facendolo, l’Azienda comunica sicurezza ai propri Clienti e si tutela da eventuali casi di intossicazione. Inoltre, il piano di autocontrollo può essere utilizzato come leva comunicativa nel promuovere una immagine positiva “pulita” della propria Azienda.
La Direttiva Igiene, emanata dal Regolamento CE n. 852/2004 e recepita dall’Italia con D.Lgs. n. 155/1996, individua grandi novità nell’ordinamento italiano. Vengono infatti elencati i tipi di controlli cui sottoporre gli alimenti. Tali controlli vanno anche documentati, al fine di poter risalire facilmente al punto in cui si è verificato l’inconveniente che ha prodotto una contaminazione.
Il protocollo HACCP consente anche di individuare le azioni correttive da apportare al processo.
La Comunità Europea, con l’intento di armonizzare la legislazione esistente negli Stati membri in materia di sicurezza e igiene degli alimenti, ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea n. 139 del 30 aprile 2004, la nuova legislazione alimentare. Questo regolamento, entrato in vigore il 1 gennaio 2006, precisa le tematiche sulla sicurezza alimentare e le modalità di attuazione del sistema HACCP.
La normativa si articola in quattro regolamenti che nel loro insieme prendono il nome di “pacchetto igiene”:
Accreditamento UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018 ACCREDIA
CAMPIONAMENTO PER ANALISI CHIMICHE E CHIMICO-FISICHE
CAMPIONAMENTO PER ANALISI BATTERIOLOGICHE
Campionamento a cura del cliente
Le quantità minime di campioni da consegnare al laboratorio sono le seguenti:
Tipo di campione | Quantità minima |
Acqua destinata al consumo umano | 1 L |
Acqua reflua | 3 L |
Oli alimentari | 0,5 L |
Fanghi | 3 Kg. |
Latte | 1 lt |
Formaggi | 250 g |
Si eseguono gli esami relativi alla Medicina del Lavoro , compresi gli esami della Medicina del Lavoro richiesti dal Provvedimento 30/10/2007 ai sensi della Legge n.131 del 5 Giugno 2003 art. 8 comma 6 in materia di Accertamento di assenza di tossicodipendenza nei luoghi di lavoro.
Per la Medicina del Lavoro i prelievi vengono eseguiti direttamente in Ditta.
Per contatti e preventivi per la Medicina del Lavoro contattare direttamente il laboratorio.